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Storia della festa dell’Epifania

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Di Giovanni Raimondo

L’Epifania è la festa che chiude i giorni natalizi , infatti un detto popolare, dice “L’Epifania porta  tutte le feste via”. E molto amata dai bambini, perchè c’è l’attesa di ricevere i doni. L’epifania nel corso dei secoli ha assunto un significato solo prettamente mondano, spodestando quello vero cioè quello religioso. L’Epifania è una festa antica che affonda le radici in Oriente, venendo citata  nei documenti di Tito Flavio Clemente d’Alessandria del 150 d.C. in cui si attestano le prime comunità cristiane d’Alessandria, formate dallo gnostico Basilide che fece coincidere la Natività di Cristo con l’Epifania il 15° giorno del mese Tybi dell’antico calendario alessandrino (che corrisponde al 6 gennaio del nostro calendario gregoriano, nato nel 1582 d.C.), giorno in cui si festeggiava anche la nascita di Eone dalla vergine Kore, con una solenne processione al Nilo, portando l’immagine di un bimbo, per raccogliere acqua che si sarebbe trasformata in vino. Scelsero questa data perchè loro non credevano affatto che Cristo era stato generato dalla stessa sostanza del Padre, ma facevano la distinzione tra Cristo Spirituale e Gesù umano, cioè più precisamente credevano che  la materia si  identificava con il male quindi con Gesù  e lo Spirito con il bene. La differenza è che  il primo  si sarebbe salvato attraverso Cristo Spirituale mediante un percorso intellettuale, il secondo  che era spirituale, non poteva essere umano, quindi non si poteva unire alla materia. In più diffondevano la convinzione  che l’incarnazione Cristo-Dio fosse venuta non alla nascita ma al battesimo. Nel 325 d.C. ci fu il Concilio di Nincea, presieduto dall’Imperatore Costantino, che convocò circa 300 vescovi tutti orientali, a sue spese, il quale approvarono dopo una forte discussione, la piena consustanzialità di Cristo, vero Dio, con il Padre e lo Spirito Santo, in cui è generato dal Padre prima di tutti i secoli, incarnato per opera dello Spirito Santo, e poi veramente crocifisso, morto e risorto. Questa formula, smentì la teoria gnostica( secondo la dottrina degli gnostici, dal greco “gnosis”  significa “conoscenza”) di Basilide. In seguito la festa dell’Epifania venne adottata da Roma che la diffuse in tutto l’Occidente, che la tramutò  nella celebrazione della venuta dei Re Magi, e il papa Leone Magno I ce lo testimonia con i suoi 5 discorsi sull’Epifania, tra i quali ve ne cito due che sono: ” Cristo rivelato dalla stella” e “Le virtù del cristiano”. La Chiesa di Roma volle far cadere la festa dell’Epifania il 6 gennaio, perchè si doveva commemorare  la “manifestazione” del Signore attraverso il segno rivelatore dell’adorazione dei Magi a Betlemme, mentre il Battesimo di Gesù, invece, doveva essere separato, e cadere quindi nella domenica immediatamente successiva al 6 gennaio. La venuta dei Magi a Betlemme per dare doni al Salvatore, ce la racconta il Vangelo di Matteo:

Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: «Dov’è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo». All’udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s’informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta:

E tu, Betlemme, terra di Giuda,

non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda:

da te uscirà infatti un capo

che pascerà il mio popolo, Israele.

Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: «Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo». Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

Il Vangelo di Matteo quindi ci racconta la venuta dei Re Magi per portare i doni al Salvatore. Ma chi erano questi Re Magi??? Il Vangelo di Matteo ci dice che erano dei sapienti  orientali, oltre non va e quindi gli storici stanno ricercando per capire meglio l’identità dei Magi,  lo status politico-religioso e  la provenienza specifica. Qua rinvio al sitoStoria del Cristianesimoper saperne di più. La più antica rappresentazione iconografica dell’ adorazione dei Magi datata alla fine del II secolo d.C., situata nelle Catacombe di Priscilla a Roma.

Perchè nell’Epifania, c’è la Befana?? La Befana, è un mitico personaggio che discende da tradizioni pagate divenuta col tempo cristiana, assumendo elementi folcloristici  e il ruolo della Befana è quello di portare i doni ai bambini in ricordo di quelli offerti dai Re Magi a Gesù Bambino. Attualmente la Befana è una vecchietta, ma anticamente, infatti, la dodicesima notte dopo il Natale, ossia dopo il solstizio invernale, si celebrava la morte e la rinascita della natura, attraverso la figura pagana di Madre Natura. La notte del 6 gennaio, infatti, Madre Natura, stanca per aver donato tutte le sue energie durante l’anno, appariva sotto forma di una vecchia e benevola strega, che volava per i cieli con una scopa. Oramai secca, Madre Natura era pronta ad essere bruciata come un ramo, per far sì che potesse rinascere dalle ceneri come giovinetta Natura, una luna nuova. La Befana coincide quindi, in certe tradizioni, con la rappresentazione femminile dell’anno vecchio, pronta a sacrificarsi per far rinascere un nuovo periodo di prosperità. Per ultimo vi invito a vedere questo divertente video di Massimo Troisi e il suo rapporto con la befana: https://www.youtube.com/watch?v=A8yemsAqhhM

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