Se si dovesse chiedere a una persona di citare di getto il nome di due o più serial killer penso sia quasi inevitabile che Jack lo squartatore sia se non il primo quanto meno il secondo ad uscire fuori. Impossibile negarlo il killer di Whitechapel è divenuto l’archetipo dell’assassinio seriale; non è un semplice criminale sanguinario, ma un personaggio iconico a cui sono stati dedicati film, racconti, videogiochi e che è ormai parte del paesaggio immaginario della Londra di fine ottocento esattamente come la nebbiolina notturna o Sherlock Holmes. In una situazione del genere è inevitabile che col passare degli anni i fatti abbiano iniziato ad essere sostituiti dai miti e che intorno alla figura di Jack siano sorte una pletora di leggende che sono andate a sostituire la realtà storica della vicenda. Approfittando della pausa estiva, che mi ha lasciato più tempo libero per lavorare, ho così deciso di mettere mano a quest’ampia analisi della vicenda del killer di Whitechapel e provare allo stesso tempo un diverso formato d’articolo per vedere se può risultare più gradevole a chi si approccia. Forse a molti miei lettori questo articolo sembrerà non molto attinente con la natura del blog, ma la criminologia è sempre stato un campo che ha destato un grande interesse in me, studiandola sia da autodidatta che all’università, e inoltre non credo faccia male lasciare di tanto in tanto la grande storia per occuparci di vicende, magari meno universali, che hanno comunque lasciato un segno nella memoria collettiva. Metto comunque le mani avanti rassicurando (o magari dando dispiacere) a chi si appresta a leggere questo articolo: se l’argomento sarà un po’ diverso dal solito, lo stile della narrazione e il modo in cui intendo affrontarlo non sarà diverso da ciò a cui vi ho abituato. Fatti e analisi concrete per cui non vi aspettate teorie astruse o strani voli pindarici giusto per stupire, ma soprattutto, e lo dico subito così nessuno potrà dire alla fine di essere stato ingannato, ciò che non troverete in questo articolo sarà un’indicazione sull’identità, intesa come nome e cognome, del killer perché, e lo spiegherò meglio in seguito, di una cosa sono assolutamente convinto da tempo: che ad oggi sia assolutamente impossibile stabilire chi sia stato Jack lo squartatore. Sicuramente non si tratta di un lavoro leggero perché,come vedrete, ho portato alle “estreme conseguenze” il mio stile di lavoro creando però quella che, ritengo, sia la rassegna più completa sulla vicenda che si possa trovare sul web in lingua italiana . Avviso ai naviganti: per la natura della vicenda le immagini e il contenuto di questo articolo potrebbero infastidire i caratteri più sensibili; uomo avvisato mezzo salvato.
– I fatti
– Le vittime e la vittimologia
–Enigmi e spunti di riflessione sulla vicenda
– Alcune delle teorie più famose sull’identità del killer
Bibliografia:
- Michael Newton, Dizionario dei Serial Killer
- Roy Hazelwood e Stephen Michaud, Ossessioni criminali
- Patricia Cornwell, Ritratto di un assassino
- Vincenzo Mastronardi e Ruben de Luca, I serial killer
- Il sito internet solo in inglese Casebook: Jack the Ripper è la più grande fonte d’informazioni scientificamente e bibliograficamente accurata sulla vicenda contenendo copie dei rapporti originali del 1888, tabelle riassuntive su ogni singolo protagonista della vicenda (vittime, sospetti, testimoni ecc.) nonché un’ampia raccolta di articoli tratti da riviste specialistiche di criminologia e ripperologia
- Infine per chi volesse approcciare la vicenda da un punto di vista ludico suggerisco l’avventura grafica Sherlock Holmes vs Jack lo squartatore; non si tratta di un capolavoro rispetto a gameplay ed enigmi, ma la ricostruzione degli eventi (soprattutto le scene del crimine) è estremamente accurata quasi a livello di un documentario.
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